TERAMO – (benedettavicentini) E’ pronto a candidarsi alle regionali, l’ex sindaco Maurizio Brucchi, che questa campagna elettorale l’ha vissuta dietro le quinte, ma pronto a sostenere il candidato del centrodestra Giandonato Morra. Nonostante tutto, nonostante nella squadra della coalizione ci siano quel Paolo Gatti e futuro In che sette mesi fa hanno messo fine alla sua consiliatura. E’ schierato, anche se forse non ha condiviso tutte le scelte fatte in campagna elettorale, ma sui cui non si pronuncia per non “alzare polveroni", dice.
Quanto si è speso in questa campagna elettorale? C’è qualcosa che secondo lei andava fatto diversamente?
«Anche questa volta ho fatto campagna elettorale per il mio partito che è Forza Italia e per Giandonato Morra che è l’unico candidato sindaco possibile per il Centrodestra e per questa città. E’ stata diversa la modalità con cui ho contribuito a questa campagna elettorale: sono rimasto nelle retrovie perchè credo che sia molto importante capire quando è il momento di scendere in campo in prima fila e quando è invece necessario restare dietro le quinte». L’ex sindaco Brucchi preferisce non rispondere alla domanda su eventuali errori commessi dal centrodestra in campagna elettorale per “non alzare un polverone”, dice.
Lei ha amministrato Teramo per otto anni e mezzo e conosce bene dinamiche e problemi di questa città: qual è la prima cosa che il nuovo sindaco di Teramo dovrebbe fare?
«Oggi la cosa più importane è far rivivere la nostra città. Priorità assolute del sindaco di Teramo restano la sicurezza delle scuole e la ricostruzione. Dopo gli eventi sismici del 2016 e di gennaio 2017 sono più di 4mila gli sfollati che non riescono ancora a rientrare nelle loro case. Molte cose sono state fatte, basti pensare che Teramo è una delle poche province italiane ad avere gli indici sismici di tutti gli edifici scolastici del territorio. Ci sono circa 10 milioni di euro da investire nella scuola media Savini e nella scuola elementare San Giuseppe e la questione della realizzazione di due nuovi poli scolastici all’ex stadio e alla D’Alessandro».
Ha lasciato qualcosa in sospeso?
«Le cose che ho dovuto lasciare in sospeso purtroppo sono molte. Basti pensare al bando delle periferie che nel progetto originale, non portato avanti dal Commissario, prevedeva anche il Polo scolastico di Colleatterrato, e poi l’housing sociale, il recupero dell’ex mercato coperto e quello del Teatro Romano a cui manca ancora il milione e mezzo promesso dalla Regione Abruzzo. Parliamo di oltre 40 milioni di euro stanziati per interventi di riqualificazione e valorizzazione della nostra città che devono essere realizzati il più presto possibile altrimenti Teramo rischia di perdere i finanziamenti».
Secondo lei in questa campagna elettorale si stanno giocando anche le candidature per le elezioni delle regionali? Lei sarà in pista?
«Oggi a pochissimi giorni dal ballottaggio l’unica cosa importante è il risultato di queste elezioni amministrative. E’ fondamentale che Morra sia il nuovo sindaco di Teramo e io sinceramente sono convinto che sarà così. Dopo il 24 giugno si potrà iniziare a pensare alle candidature per le elezioni regionali e sì, è probabile che sarò in pista anch’io».